È accaduto ieri, 10 novembre, a Palermo, lungo la pista ciclabile che collega lo Stadio delle Palme e la Piscina Comunale, dove Salvatore Aversa, atleta velocista con disabilità, stava correndo insieme ad altri suoi compagni prima di essere travolto da un ciclista che stava percorrendo la stessa. Il ciclista, oltre a non prestare soccorso all’atleta, né chiedere se si fosse fatto male, lo ha anche offeso pubblicamente dicendogli: “Cretino, hai pure gli occhi storti!”.
“Stavamo correndo insieme ai miei compagni sul lato sinistro, mentre è arrivato questo ciclista dal lato opposto – ha spiegato l’atleta Salvatore Aversa – e, cercando di evitarlo, mi ha colpito per metà del petto e sulla coscia sinistra. Colpendomi – ha concluso -, sono caduto per terra facendomi male e, invece di aiutarmi, mi ha pure offeso dicendomi “Cretino, pezzo di m…, hai pure gli occhi storti!”, mentre i miei compagni mi hanno aiutato dicendomi che non è stata colpa mia, ma solo sua”.
A denunciare l’accaduto su Facebook e alla stampa la mamma dell’atleta, Marina Bonfante, che ha espresso il suo profondo disappunto non solo per quanto accaduto al figlio, ma soprattutto che tale episodio si sia verificato in un contesto sportivo laddove, cioè, tali episodi non dovrebbero accadere: “Salvo ed i suoi compagni stavano correndo in fila indiana lungo il ciglio della pista ciclabile senza invaderla – ha spiegato Bonfante -, quando il ciclista che veniva dalla parte opposta lo ha travolto e fatto cadere per terra procurandogli lividi ed escoriazioni sulla coscia sinistra. Non ho voluto subito attribuire a quest’ultimo ogni responsabilità perché potrebbe esserci stata, in parte, anche una responsabilità di Salvo – ha proseguito -, fin quando Salvo non mi ha detto che, oltre ad essere stato trovolto senza che il ciclista gli abbia prestato soccorso, è stato pure offeso. Questo è un comportamento inaccettabile, soprattutto se accade tra atleti, e non è il messaggio che voglio trasmettere a mio figlio. Cerco sempre di insegnargli i valori importanti dello sport e di essere sempre più autonomo, ma questo episodio mi ha profondamente delusa, anche perché Salvo è una persona molto educata e non risponderebbe mai allo stesso modo di questo (pseudo) ciclista. Approfondirò la faccenda – ha concluso – anche se rimane la delusione per i tanti sforzi e il tanto lavoro fatto per trasmettere a Salvo valori che, a causa del comportamento indegno di un altro atleta, hanno smarrito il proprio significato”.