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Diritti dei disabili, il disappunto di Vivi Sano: ‘Normodotati si, disabili no. A Palermo inclusione solo a parole’
È stata diramata questa mattina, 27 settembre, una nota da parte di Vivi Sano Onlus, realtà del Terzo Settore di Palermo, impegnata da tanti anni in attività di promozione, sensibilizzazione e pratiche volte all’inclusione sociale, allo sviluppo socio-culturale del territorio e alla promozione di tutte le buone pratiche a beneficio della collettività tutta, in cui la stessa espone il proprio forte disappunto verso un increscioso episodio verificatosi domenica, 25 settembre scorso allo Stadio “Vito Schifani” di Palermo in occasione delle finali dei Campionati regionali di Società ed Individuali di Atletica leggera paralimpica Fisdir Sicilia.
“Ciò che è successo sabato scorso a Palermo – si legge nella nota a firma dell’ Ufficio stampa Vivi Sano Onlus – Vivi Sano Sport/il Parco della Salute/il Parco dei Suoni – ha dell’incredibile. Il fine settimana del 18 e 19 settembre tribune dello Stadio Comunale di atletica agibili con deroga in occasione dei campionati italiani Finale Argento. Il sabato seguente, spalti inagibili per i campionati regionali di atletica leggera Fisdir – Trofeo Fortezzza – evento partecipato da 120 atleti con disabilità intellettiva. Risultato? Genitori e appassionati provenienti da tutta Sicilia fuori dal cancello dello Stadio delle Palme intitolato a Vito Schifani. Per la cronaca 12 le società partecipanti provenienti da tutta l’isola”.
La nota, poi, prosegue con una dichiarazione di Francesco Prestigiacomo, papà di Matteo, giovane atleta autistico, e segretario di Vivi Sano Sport, polisportiva che ha organizzato l’evento: “Rispetto a quanto di increscioso accaduto stiamo valutando l’ipotesi di organizzare i campionati italiani di atletica leggera Fisdir 2022, previsti a Palermo in occasione del 30° anniversario della strage di Capaci, presso un altra città o comunque presso un altro impianto sportivo’“.
Tale episodio ed il relativo disappunto esplicitato dalla Vivi Sano Onlus, non ci ha lasciati indifferenti e ci auguriamo si potrà trovare presto una risoluzione ad esclusivo ed unico beneficio degli atleti e di coloro i quali, con impegno, dedizione ed abnegazione totale, lavorano perché queste iniziative possano continuare ad esistere.
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