Lo chiamavano Jeeg RobotLo chiamavano Jeeg Robot

Lo chiamavano Jeeg Robot, è un film di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Dopo il successo alla Festa del Cinema di Roma 2015, oggi 25 febbraio , esce nelle sale cinematografiche italiane.

Lo chiamavano Jeeg Robot
Lo chiamavano Jeeg Robot

Sulla sceneggiatura di Nicola Guaglianone e del fumettista Menotti, si muove un supereroe tutto italiano, anzi, romano e coatto. Abita in periferia, a Tor Bella Monaca, si chiama Enco Ceccotti. Non veste tutine attillate, armature di titanio, scudi indistruttibili. Se ne sta in jeans, felpa e scarpe di camoscio.
È un tipo solitario e vive di furtarelli. Proprio in seguito a una fuga dalla polizia, si butta nel Tevere e sott’acqua non può che imbattersi in rifiuti. Ma i rifiuti che lo avvinghiano sono tossici e lo dotano di forza e capacità sovrumane.

Il film sarà anche accessibile a tutte le persone disabili sensoriali, sottotitolato e audiodescritto, grazie ad una sinergia, ormai consolidata, tra Blindsight ProjectFondazione Cinema per Roma, Sub-ti e MovieReading.

Lo chiamavano Jeeg Robot, utilizzando il metodo delle cuffiette per l’audio-descrizione, realizzata da Sub-ti per Fondazione Cinema per Roma, si è deciso di concederla a MovieReading, da cui sarà scaricabile gratuitamente e in tempo per la prima nelle sale italiane.

Per la prima volta l’accessibilità di un film alle persone disabili sensoriali supera i confini di un festival e approda nei cinema. Con un semplice smartphone o tablet, grazie alle applicazioni messe a punto da Sub-ti e MovieReading, i disabili sensoriali potranno fruire il film in tutte le sale cinematografiche in cui è programmato.
In questo modo si consente a migliaia e migliaia di persone di vivere il cinema in piena autonomia, ma anche di partecipare ad un dibattitto pubblico a riguardo, senza essere sempre escluse, spesso addirittura dalle sale per via di un cane guida, come vieta la Convenzione Onu per le Persone con disabilità.

“Tutti i film devono essere audiodescritti”! denuncia l’Associazione Blindsight Project, impegnata da una decina d’anni per far sì che il cinema, la TV e lo spettacolo in genere siano realmente accessibili a tutti, in particolare proprio grazie all’audiodescrizione. Ancora oggi questa opportunità riguarda poche opere, anche per l’indisponibilità di certe case di produzione a spendere cifre relativamente modeste.

L’Associazione BlindSight Project ha lanciato per questo un appello a produttori e registi per rendere tutti i film accessibili.

Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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