Al via ieri sera la 70esima edizione del Festival di Sanremo, il primo condotto da Amadeus, accompagnato sul palco da Diletta Leotta e Rula Jebreal, quest’ultima protagonista di un monologo sulla violenza contro le donne.
Il festival debutta con una media di 10 milioni 58mila telespettatori con il 52,2% di share.
Quest’anno una grande novità: il Festival raddoppia e si mette in scena in modo da poter coinvolgere il pubblico dei non udenti e quello dei non vedenti e degli ipovedenti. Per i primi, oltre agli ormai consolidati sottotitoli, una versione parallela, Sanremo Live LIS; per i secondi un puntuale lavoro di audiodescrizione di tutte le serate, con la direzione artistica di Laura Santarelli, costruito in modo da coinvolgere nella diretta dello spettacolo, su un canale dedicato di Rai Play.
Un fiore all’occhiello per il servizio pubblico che si impegna in un progetto innovativo, in modo da assicurare un’offerta adeguata. Sarà il primo festival veramente inclusivo e accessibile.
Cantanti, attori, musicisti: sono tutto questo insieme i “Lis performer”. Non “traducono” le canzoni per chi non sente, ma le rendono un’esperienza artistica multisensoriale, capace di catturare anche chi non è sordo. Dopo tante prove, sono pronti per il debutto
Tutto avviene a Roma, nello studio virtuale di Via Teulada a cura di Rai Pubblica Utilità. Performer con meno di trent’anni, di cui due sordi, debitamente selezionati da Rai Casting per la loro padronanza della Lingua dei Segni Italiana (LIS), interpreteranno in contemporanea con Sanremo tutte le canzoni e le esibizioni dei cantanti.
Un’operazione tecnica e artistica: tradurranno il testo e lo accompagneranno con una performance del corpo, quanto più possibile vicina allo spirito e al ritmo della canzone.
Tutto verrà tradotto nella Lingua dei Segni, le parti non cantate saranno rese dagli interpreti LIS del Tg1, in particolare Massimiliano Mondello impersonerà Amadeus.
Tutte e cinque le serate saranno interamente sottotitolate, in diretta dallo studio di produzione sottotitoli di Saxa Rubra, dalla squadra dei sottotitolisti Rai coadiuvata da esperte stenotipiste, affinché anche gli eventuali imprevisti fuori scaletta possano essere fedelmente riportati al pubblico dei sordi.
E per la prima volta nella storia del Servizio Pubblico gli audiodescrittori e speaker della Rai consentiranno a tutti i ciechi e ipovedenti la totale fruibilità del Festival, descrivendone la manifestazione in diretta, avvalendosi di un lavoro preparatorio che prevede un accurato studio di ogni dettaglio della location, della scenografia, dei costumi, dei personaggi e della scaletta del programma. L’audiodescrizione sarà attiva sul Digitale Terrestre.
Non mancherà la copertura radiofonica dell’evento grazie a Radio2 e la possibilità di seguire in streaming il Festival su RaiPlay. Per tutti i dettagli su Sanremo 2020 accessibile, consulta l’apposita sezione.