dis-ABILITY RAIDdis-ABILITY RAID

di Tania Sabatino

dis-ABILITY RAID
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La manifestazione dis-ABILITY, RAID, alla sua prima annualità, ideata ed organizzata da Stefano Selem e Letizia Mazzotta, si è svolta, dal 29 settembre al 2 ottobre, tra Stenico, Trento, il Lago di Garda e la Valtrompia, per concludersi a Gardone Valtrompia negli stabilimenti Beretta, main sponsor dell’iniziativa.

Franco Gussalli Beretta ha abbracciato immediatamente l’iniziativa, aprendo a tutti l’azienda di famiglia.

L’impegno assunto dall’Azienda Beretta, si pone su un piano di ideale continuità rispetto ad altri progetti in favore dell’universo della disabilità.

Tra gli altri, il recente affiancamento a dodici paratleti, alcuni dei quali protagonisti della Prova di Coppa del Mondo di Lonato, con l’obiettivo di supportarli nel raggiungimento dei loro obiettivi sportivi.

Parole d’ordine: professionalità e determinazione, le stesse che hanno permesso di vincere dieci Medaglie Olimpiche alle Olimpiadi di Rio 2016.

Inoltre, tre settimane fa è stato siglato lo storico protocollo d’intesa per un progetto di ricerca con l’Università degli Studi di Brescia e Brixia Accesibility Lab.

Il progetto, vede la collaborazione, il patrocinio ed il supporto, di un tris d’assi: Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, FITAV e Centro Ricerche Camozzi.

Il traguardo prefissosi è quello di sviluppare le linee guida per l’accessibilità dei campi di tiro a volo allo scopo di promuovere questo sport a livello paralimpico e non solo. Lo studio riguarderà l’accessibilità degli immobili e delle piazzole di tiro nonché l’accessibilità “organizzativa”, di gestione degli spazi.

La serata finale è stata pensata come una festa della condivisione contribuendo a creare un clima amichevole, connotato dalla leggerezza e dalla gioia, in maniera tale che tutti potessero sentirsi “a casa”.

“Ognuno – ha sottolineato Letizia Mazzotta – ha dato il suo contributo per promuovere un cambiamento possibile di visione, non in quanto esperto ma in quanto ‘amico’ che crede in questa possibilità di cambiamento sociale a favore del miglioramento della qualità di vita di tutti”.

Altri sponsor che hanno permesso di dar vita all’iniziativa, sono: Johnson Tyco, Edil Fiorentini, CSN– Centro Sicurezza e Fiat Autonomy.

Un percorso, quello del dis-ABILITY RAID, che si è snodato attraverso luoghi fisici, ma anche e soprattutto all’interno di percorsi esistenziali per far conoscere e sensibilizzare sulla condizione delle persone con disabilità

Protagonisti in questa prima edizione le persone che hanno subito l’amputazione di un arto, i paraplegici e gli individui affetti da amelia agli arti inferiori alla guida di vetture ad elevata mobilità come i SUV, i crossover e i fuoristrada.

 I percorsi sono stati studiati ed attuati a livello tecnico e logistico da academy4x4 – Scuola Nazionale Guida Sicura Fuoristrada – che ha formato anche i drivers in uno speciale corso di guida calibratoi sulla tipologia di auto del “raid” – mentre FCA –  Fiat Chrysler Automobiles, è l’azienda fornitrice ufficiale dei veicoli del raid. Hanno patrocinato l’evento la Provincia autonoma di Trento, in particolare attraverso i progetti Ausilia e Muoversi, il Comune di Stenico, Coni e Cip (il Comitato Italiano Paralimpico) di Trento, il CSEN, il Centro sportivo-educativo nazionale, Almaca e la trentina Amicca Auto.

 Nevralgica la preziosa presenza della Forestale nei tratti sterrati del “raid”.

A essere protagonisti della serata finale, con cena di gala, ospitata dagli stabilimenti Beretta i piatti dello chef Carlo Cracco, che hanno fatto incontrare a tavola scienza, cuore e creatività, partendo dal presupposto che il cibo possa e debba essere veicolo di un miglioramento della qualità di vita e di percorsi educativi che partono dalla quotidianità.

Piatti semplici ed insieme molto particolari, che hanno mostrato come si possa mangiare buono e sano ogni giorno, scegliendo e mescolando gli ingredienti giusti. Le pietanze sono state accompagnate dai vini delle Aziende Agricole Gussalli Beretta.

Spazio al tema dei diritti delle persone con disabilità con l’analisi della Convenzione ONU, ratificata dall’Italia con la legge 18/2009, ad opera di Valentina Fasano , presidente dell’Associazione Italiana Adrenoleucodistrofia e Tania Sabatino, sociologa e dottore di ricerca in diritto ed Istituzioni Economico -sociali, che hanno sottolineato l’importanza dei concetti di un indipendenza possibile e legittima per ogni essere umano ma circolarmente l’inevitabilità dell’interdipendenza e la necessità di ampliare e modificare il concetto di produttività per costruire percorsi di reale consapevolezza e concorrere ad uno sviluppo sostenibile.

La cantante Numa, che nel 2015 ha realizzato, grazie al patrocinio dell’UNICEF, il progetto Promise Land (versione italiana “Noi siamo amore – Noi siamo Unicef) dedicato ai popoli in fuga, funestati dalla guerra e dalla violenza, ha sottolineato il potere guaritivo dell’amore veicolato dalla musica, permeata da uno spirito di fratellanza e solidarietà.

Elena Grosso, dottore in psicoterapia e ambasciatrice mondiale dello Yoga della risata ha evidenziato come questa disciplina, a base scientifica, sia utile nel portare grandi benefici a livello psicofisico anche in persone con disabilità.

Luisa Corna ha rapito il pubblico con la sua intensa interpretazione di Caruso.

All’evento, per il suo alto valore sociale, è stata assegnata la medaglia del Presidente della Repubblica.

Vicinanza e plauso all’iniziativa sono inoltre state espresse, attraverso una missiva, da Giovanni Malagò, presidente del Coni, che ha sottolineato come si tratti di un progetto avveniristico che risponde a una logica d’integrazione e di inclusione nel nome dello sport declinato attraverso l’espressione automobilistica; e da Luca Pancalli, presidente del Cip che ha evidenziato come si tratti di un ulteriore e importante passo avanti verso nella costruzione costante e dinamica di una modello di società fattualmente e concretamente inclusivo e di una cultura della “normalità” che lo sia nei fatti non solo nelle parole.

Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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