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È previsto per domani, 31 maggio, il sit in per chiedere il rinnovo del contratto della dottoressa Grazia Crescimanno, responsabile del Centro regionale delle Malattie Rare Neuromuscolari dell’Ospedale “V. Cervello” di Palermo, in scadenza il prossimo 30 giugno e che l’Azienda ospedaliera palermitana non avrebbe intenzione di rinnovare. La dottoressa, specializzata nelle complicazioni respiratorie delle malattie neurodegenerative e neuromuscolari, rappresenta un punto di riferimento e, è bene dirlo, anche un porto di salvezza per i propri pazienti ai quali, spesso, ha salvato la vita. La speranza per molti suoi pazienti, motore promotore del sit-in, è che alla dottoressa venga rinnovato il contratto per altri due anni, che il reparto sia indipendente dalla pneumologia e che quest’ultima possa essere affiancata da altri medici formati da lei sul campo.
“Per tantissimi anni, quasi trenta, ho dato il mio contributo perché mi piace, perché è qualcosa che mi ha sempre appassionato – ha dichiarato la dottoressa Grazia Crescimanno – e questa decisione è stata per me un colpo di fulmine. Sono geriatra e pneumologa e dal 1996 ho sempre lavorato come pneumologa sulle complicanze respiratorie delle malattie neuromuscolari (Atrofia muscolare spinale (SMA), Distrofie muscolari, sclerosi laterale amiotrofica, etc.), gravemente disabilitanti e che danno luogo a complicanze di natura respiratoria e cardiaca, spesso anche mortali. Il CRR (Centro Riferimento Regionale delle Malattie Rare Neuromuscolari) del nosocomio V. Cervello di Palermo mi ha sempre dato la possibilità, in varie forme, di fare questo lavoro. Negli ultimi tre anni – ha spiegato Crescimanno – mi sono messa in aspettativa dal CRR e l’Ospedale mi ha regolarizzata con l’articolo 15 septies, normativa che si applica quando si svolge un lavoro di una particolare specialità. Il 30 giugno scadrà questo 15 septies e l’Azienda, ad oggi, non ha manifestato l’interesse nel volerlo rinnovare. Il punto focale della situazione, che ha creato contrasti interni all’Ospedale, è stato che i vertici aziendali avevano avanzato delle proposte che riguardavano i pazienti con patologie neuromuscolari e che non mi trovavano d’accordo. Nello specifico, si trattava di trasferire queste persone a Villa delle Ginestre, centro riabilitativo che non è adeguato ad accogliere pazienti con patologie ad elevata complessità assistenziale e con necessità di approccio multidisciplinare quali sono quelli con patologie neuromuscolari, specialmente in periodo Covid, per cui mi opposi a tale scelta. A riguardo – ha proseguito – fu lanciata anche una petizione insieme a diverse associazioni (quindi, è un fatto pubblico acclarato) che appoggiai e questo mio atteggiamento mi portò ad inimicarmi fortemente i vertici dell’Azienda e, addirittura, mi è stato detto che, a causa mia, il direttore generale ha subito forti penalizzazioni. Ho, sinceramente, preferito che le penalizzazioni le subisse lui piuttosto che i pazienti in quanto questi ultimi, nel vero senso della parola, avrebbero rischiato la vita a seguito di una crisi respiratoria all’interno di una struttura non adeguata. Da qui è nata l’origine di tale opposizione nei miei confronti. Ho dedicato tutte le mie energie a questo lavoro, anche quando non c’era nulla e non vorrei che esso si interrompesse a causa di disappunti discutibili. Il mio obiettivo è sempre trovare l’optimum per i pazienti e ho anche visionato la struttura di Villa delle Ginestre, ma non ci sono né le condizioni né le premesse adeguate per accogliere i pazienti con complicanze cardio-respiratorie. Noi vogliamo continuare a lavorare e mantenere la nostra operatività perché – ha concluso – il nostro interesse principale è garantire ai pazienti serenità e tutti i servizi che siamo abituati a fornire”.
Il primo presidio è previsto presso la sede dell’Assessorato alla Salute in piazza Ottavio Ziino, dalle 10 alle 11:30, mentre il secondo si terrà presso la Direzione generale dell’Ospedale Cervello in viale Strasburgo dalle 12 alle 13:30.
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