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ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE: LE VARIABILI DIMENSIONALI DI UN AMBIENTE
di Geom. Mario Spanu
Continuando la nostra serie di articoli riguardanti l’eliminazione delle barriere architettoniche con l’aiuto del testo “Progettare senza barriere architettoniche di Giorgio Grimaldi” ci occuperemo in questa sede di analizzare l’impostazione delle variabili dimensionali di un ambiente attraverso lo studio dei dati antropometrici.
La progettazione degli spazi accessibili richiede, in funzione dei movimenti che gli utenti eseguono – con o senza sedia a ruote – quali, salire e scendere gradini, spostarsi su un piano, chinarsi o estendersi per afferrare qualcosa, etc., l’impostazione delle variabili dimensionali di un ambiente.
L’antropometria e i dati antropometrici ci danno i parametri dimensionali di base a seconda che l’utente sia uomo, donna, bambino o anziano, che sia o meno con ridotte capacità motorie.
E’ facilmente intuibile che questi parametri variano a seconda della categoria dell’utenza o della limitazione motoria. Dimensionando in modo corretto gli spazi e gli arredi si evita, per quanto è possibile, la creazione di ostacoli ed impedimenti di mobilità.
Ma entriamo più nel dettaglio …
Una persona su sedia a ruote necessita di almeno di una larghezza de l passaggio di 90 cm, 120 se incrocia una persona posta di lato. 120 cm sono necessari anche per il passaggio di due persone affiancate o di una con deambulazione assistita da grucce e un’altra di lato.
La larghezza utile per far girare una sedia a ruote facendo muovere le ruote in direzioni opposte e ruotando sul centro è di 160 cm mentre il raggio utile per far girare la sedia bloccando la ruota e facendo girare l’altra è di 92 cm.
Un uomo su sedia a ruote necessita , in media di 180 cm di spazio per distendere tutte e due le braccia e 160 cm per la distensione in altezza delle braccia.
Per la rotazione a 360 gradi con cambiamento di direzione sono sufficienti 150 cm per “lato” mentre per l’inversione di direzione con rotazione a 180 gradi si necessita di una superficie di almeno 170×140 cm.
Con movimento combinato una rotazione di 90 gradi necessita di uno spazio di 120×120 cm mentre per la rotazione di 360 gradi (sempre con movimento combinato) sono necessari 140×140 cm.
Aver ben presenti queste dimensioni e ci consente pensare non solo la progettazione in maniera fruibile ma anche la disposizione degli arredi e di tutte le componenti presenti in un edificio.
Sono parametri importanti non solo ai fini cosiddetti tecnici ma, principalmente, servono a rendere più vivibili gli ambienti da chi, a causa della disabilità, non può sfruttare al meglio gli spazi a disposizione.
Nel prossimo articolo riguardante l’eliminazione delle barriere architettoniche continueremo ad occuparci dei criteri progettuali specifici.
Per qualsiasi informazione, chiarimento o se semplicemente ritenete l’articolo interessante lasciate un commento o contattateci.
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