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di Maria Stella Falco

Recensione de “La poesia non cerca seguaci, cerca amanti”, Aletti Editore, 2018: un’ antologia – monografia letteraria sorprendente.

LA VERA BELLEZZA E’ LA DIVERSITA’

(Eleonora Amato, L’anima mi sussurra parole, in op. cit.)

Una frase di Federico Garcia Lorca – “La poesia non cerca seguaci, cerca amanti” – intitola un’interessante e sorprendente pubblicazione edita da Aletti Editore (2018) germogliata dalla “incredibile esperienza” del “Festival Letterario Il Federiciano” – progettato e realizzato da Aletti.

Nel testo “coabitano” (op. cit. Pref) tre raccolte poetiche di altrettante giovani e promettenti autrici.

L’Editore Aletti, nella Prefazione, scrive:

(…) questa raccolta (…) raffigura un ossimoro: è un’antologia di tre (autrici), tuttavia si può esaminare come una monografia, sia per numero di testi presentati (dalle singole autrici), sia per impostazione e veste grafica (op. cit., adatt.)

Prosegue affermando che l’opera:

(…) inserendosi nella tradizione letteraria e artistica dei grandi centri urbani (…) che hanno realizzato stagioni indimenticabili della storia della cultura mondiale, ci indica che la poesia è dialogo, confronto e conoscenza.

(Eleonora Amato, Nadia Magaraggia, Giulia Quaranta Provenzano) metaforicamente (…) si incontrano come avveniva nei caffè letterari di un tempo, per leggere e ascoltare quello che di rappresentativo hanno da offrire. (op. cit. adatt.)

Successivamente, le autrici condividono questo risultato “obbligato” – per struttura della silloge – con lettori che rimangono stupiti da come, il lavoro complessivo, parli a loro, di loro; alla loro anima, della loro anima.

Iniziando a sfogliare il libro, le tre raccolte contenute, ci si accorge che, tutte le raccolte, tutte le poesie, scritte da tre giovani autrici, parlano al lettore esprimendo sentimenti e consapevolezze che ci si augura tutti possano raggiungere, riguardo a tanti aspetti e a tante sfaccettature “universali” della vita (che lascio scoprire).

Ogni autrice, certo, scrive in versi – “con la propria individualità e metro stilistico” (op. cit., Pref.)- il proprio punto di vista sulla vita, sui suoi eventi, sui suoi momenti ma, nel complesso, ne nasce un’opera uniforme, “che fa nascere quella contaminazione di culture e esistenze che è da sempre il fondamento del progresso”. Tutto ciò perché tutti i versi hanno valenza positiva, incarnano quella resilienza che ha portato le autrici a scrivere col cuore, con l’anima.

Dato che non è facile raggiungere tutte queste consapevolezze, riuscire a tradurle in immagini poetiche è un risultato molto utile al lettore.

Per i temi cari a ItaliAccessibile, riporto – proponendone poi un breve commento – una strofa della poesia di Eleonora Amato intitolata “LA VERA BELLEZZA” (in L’anima mi sussurra parole).

La vera bellezza è la diversità

impara questo

e troverai la felicità”

Parole semplici, dolci, vere, vissute in prima persona: “per scriverle ho pensato alla diversità in generale lasciando trasparire tra le righe anche (il riferimento al)la disabilità” – afferma l’autrice. Parole ben scelte, accuratamente accostate. Incastonato, in un verso, però, è un verbo “forte”, che porta a chiedersi se qualcuno possa davvero indicarci come, o dove, trovare “la felicità”.

Conoscendo l’autrice di questi versi, so che, sempre, Eleonora, semplicemente, suggerisce una chiave di lettura, una prospettiva dalla quale si può guardare con occhi “nuovi e maturi” la vita, la propria condizione di vita, perché, – condividendo quanto afferma l’Editore nella Prefazione dell’opera – “La scritta parola cerca sempre nuovi percorsi traiettorie da principiare (…)”. Ancora, soprattutto, Eleonora trascrive in versi, la sua vita e le sue esperienze umane e culturali.

Ecco qualche informazione – tratta e rielaborata dalla sua nota biografica a corredo della sua raccolta – sull’autrice dei versi citati e commentati sopra: Eleonora Amato, trentenne, nata in Svizzera ma originaria di

Castrignano dei Greci, un piccolo paese della provincia di Lecce, fin da piccola ama molto leggere e scrivere e dilettarsi soprattutto nella composizione di poesie. Si laurea in Lettere moderne col massimo dei voti all’Università del Salento (2014), con una tesi in Letteratura italiana contemporanea intitolata La narrativa dell’anima: viaggio attraverso i romanzi di Susanna Tamaro, una scrittrice che ama molto e della quale conosce ogni opera; una scrittrice che la ispira: per Eleonora, infatti, le poesie sono un “viaggio nell’anima”.

La raccolta L’anima mi sussurra parole, inscritta nel progetto letterario recensito, è la sua prima raccolta e la realizzazione di un sogno, infatti per Eleonora la scrittura è l’espressione più nobile dell’arte.

Di Maria Stella Falco

Sono Salentina della provincia di Lecce, socia e collaboratrice volontaria, curo la Rubrica Esperienze Accessibili sul blog ItaliAccessibile. Ho sempre amato scrivere, poesie e racconti, articoli. Ho una disabilità motoria e considero “la disabilità una manifestazione creativa di una speciale normalità. In un mondo globalizzato, grazie alla diversità di ognuno.", come ho scritto nella mia tesi triennale in Letteratura Italiana contemporanea. Da quando un incontro mi ha permesso di rivalutare la mia vita e la mia disabilità, mi impegno nel sociale a diffondere la “cultura della disabilità” con tanto entusiasmo…

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