“Vogliamo che il progetto “Più Giri Più Vivi” venga copiato e replicato da più persone possibili, perché la solidarietà sportiva può e deve andare avanti anche dopo il nostro passaggio qui. Promuoviamo e stimolano il “doping emotivo” per sensibilizzare la collettività alla disabilità e all’inclusione nello sport e nella vita“, a dichiararlo Sara Rubatto e Mauro Cennerazzo, atleti e ed ideatori del Giro d’Italia Solidale di triathlon itinerante “Più Giri Più Vivi”, giunto ieri, 24 agosto, alla sua 29° tappa sulle 50 previste e svoltasi nella spiaggia accessibile ed attrezzata per le persone con disabilità di Mondello.
L’iniziativa, promossa e patrocinata dal Consiglio Regionale del Piemonte, ha previsto la dimostrazione del metodo di allenamento tecnico-sportivo per divulgare il triathlon, rivolto a persone con disabilità ma adatto anche ad anziani e bambini. Per la tappa palermitana, il gruppo torinese, è stato supportato dal team di Aquademia Triathlon, capitanato da Rossella Pozzoli: “Siamo felici di poter supportare questa iniziativa – ha detto Pozzoli – perché per noi lo sport è vita e trasmettere energie e positività nell’ambito sportivo rivolto alla disabilit à è importantissimo“.
Il progetto nazionale consiste nell’attraversare lo stivale toccando 50 tappe in 50 città diverse, per diffondere il triathlon per le persone con disabilità. Altro obiettivo del progetto solidale è, inoltre, quello di avvicinare lo sport alla disabilità e far conoscere nuove attrezzature e nuovi mezzi che facilitino l’attività sportiva alle persone con diverse tipologia di disabilità, non solo motoria. Durante le dimostrazioni, infatti, è stato possibile provare i mezzi messi a disposizione dal gruppo di “Più Giri Più Vivi”.
Per seguire le tappe successive, basta collegarsi ai profili social Facebook ed Instagram dell’iniziativa e degli organizzatori.