Auto adattata per disabiliAuto adattata per disabili
Auto adattata per disabili

di Maria Stella Falco per la Rubrica Esperienze Accessibili

Un paio d’anni fa decisi di provare ad ottenere la patente di guida (B speciale). Fu un periodo ricchissimo di sensazioni ed emozioni nuove! Anche se non riuscii a superare l’esame di teoria, fui orgogliosa di me per aver deciso di fare quel (primo, ma non ultimo) tentativo!

Quando già frequentavo la scuola guida, prima di fare l’esame di teoria, la Commissione Medica Locale mi chiese di sottopormi a una visita neurologica presso il SSN – di cui avrei dovuto presentare il referto alla stessa Commissione Medica Locale – che mi sottopose pure alla visita oculistica. Sempre la stessa CML mi chiese di effettuare una prova pratica in cui avrei dovuto dimostrare di riuscire ad usare gli adattamenti prescritti (per chi, come me ha problemi motori, tutti i comandi di guida, sono al volante)!

Dovetti imparare, con tre-quattro lezioni con l’istruttore, ad usare gli adattamenti. Ricordo che, appena salivo in macchina, chiedevo se si potesse spegnere la radio. Mi esercitai a fare “slalom” tra gli alberi, in una zona appositamente scelta per farmi esercitare (mia madre mi disse poi che pensava stessi seguendo male le indicazioni dell’istruttore, dato che me ne andavo tra gli alberi!); imparai a svoltare a destra e a sinistra; imparai a inserire la marcia indietro e a parcheggiare. Imparai, con mia sorpresa molto in fretta, quel poco (tantissimo) che mi bastava per sostenere la prova di guida. Il giorno della prova gli esaminatori mi fecero i complimenti e mi diedero l’ok, l’idoneità a conseguire la patente di guida.

L’istruttore, preparandoci all’esame teorico, un giorno ci disse “negli ultimi anni non escono mai domande relative alla meccanica!” “Buon per me – pensai”. Se mai dovessi aver bisogno di ricambi auto, in caso di malfunzionamento di quelli della mia auto, mi rivolgerei a un meccanico di fiducia, oppure, chissà, ordinerei l’occorrente qui !!!

Dopo una lezione teorica, l’istruttore mi disse che io, dopo aver ottenuto la patente, avrei dovuto guidare una macchina con la cilindrata di un certo tipo “che tenga bene gli adattamenti”. A me piacerebbe guidare una Nissan, e son sicura che prima o poi realizzerò questo grandissimo sogno!

Tornando alla realtà, allora, pur avendo studiato tanto; pur avendo fatto innumerevoli quiz per esercitarmi al test, non superai quella prova (feci sei errori su quattro ammessi e il bello è che gli errori li ricordo ancora, così come ricordo tutto ciò che studiai in quel periodo)!

Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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