Fede e disabilitàFede e disabilità

Premettiamo, che il blog ItaliAccessibile, è rispettoso verso qualsiasi fede, religione ed anche verso chi non ha una fede.

Oggi, vogliamo trattare l’argomento “la Fede e la Disabilità” raccogliendo la testimonianza personale di un un nostro collaboratore con disabilità motoria, il quale, parla del suo rapporto con la fede Cattolica.

di Domenico Foglia

Fede e disabilità
Fede e disabilità

Mi chiamo Domenico Foglia, sono un ragazzo affetto da una disabilità motoria (tetraparesi spastica) e da un po di tempo collaboro con questo blog. Non vi nego che io, non sono un frequentatore assiduo della chiesa, per capirci, sono un cattolico non praticante, la frequento solo in occasioni speciali (Battesimi, Comunioni, Cresime e Matrimoni), perché io sono dell’idea, che per essere un buon cattolico, non bisogna necessariamente andare a messa, ma possiamo pregare benissimo anche standocene a casa.

Alcuni anni fa, quando ero a New York (io sono stato a New York, dove per alcuni anni mi sono operato e ho fatto le terapie), una notte ho sognato di essere in un cartone animato, e di avere incontrato un uomo che diceva di essere Gesù, e al quale ho chiesto: “me lo fai il miracolo?” Lui mi rispose di no, perché io non me lo meritavo e che il miracolo lo doveva fare ai ragazzi più bravi di me. Sta di fatto, che io ancora oggi, non ho capito, quale fosse il significato di quel sogno.

Alle volte mi viene qualche momento di sconforto, tanto da farmi esclamare tra me e me: perché proprio a me? A questa domanda, in un primo momento, non ho saputo dare una risposta, poi con il passare degli anni, ho metabolizzato questa cosa e ho capito, che forse il Signore è come se avesse voluto mettermi alla prova, togliendomi si delle cose, ma restituendomele sotto un’altra forma, non per fare il presuntuoso ma, io mi ritengo di essere una persona molto intelligente e proprio la mia intelligenza mi ha permesso di raggiungere grandi risultati, infatti, il 21 Marzo 2017, mi sono laureato.

In fondo, noi dobbiamo ritenerci fortunati, perché ci sono cose ben più gravi di queste, perché ricordatevi che la vita è degna di essere vissuta sempre, anche da paralizzato, anche da intubato, anche da febbricitante e piegato.

In conclusione dico a tutti i ragazzi come me, di non porsi limiti, perché, i limiti esistono solo negli occhi di chi non ha sogni.

Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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