La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre è stata istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.

Dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.

L’Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità nel dicembre 2006. Attraverso i suoi 50 articoli, la Convenzione indica la strada che gli Stati del mondo devono percorrere per garantire i diritti di uguaglianza e di inclusione sociale di tutti i cittadini con disabilità. 24 febbraio 2009: il Parlamento italianoratifica la Convenzione, che diventa legge dello Stato. E 23 dicembre 2010: l’Unione europea ratifica la Convenzione.

Secondo quanto riportato dalla “Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”, il fine da perseguire dovrebbe essere quello di proteggere ed assicurare il godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità senza discriminazioni di alcun tipo, promuovendo la loro effettiva partecipazione ed inclusione all’interno della società. 

Ma oggi è possibile affermare che il nostro Paese nella “realtà” adotta tutte le misure appropriate per garantire i diritti riconosciuti dalla Convenzione ONU? Possiamo forse negare o dubitare che le persone con disabilità ancora oggi continuano ad incontrare barriere nella loro partecipazione come membri eguali della società e violazioni dei loro diritti umani?

Giornate come il 3 dicembre non sono la bacchetta magica che trasforma in realtà quello che per ora è “solo” un sogno: quello di vivere in città a misura di persona, una città per Tutti.

Ma Giornate come questa contribuiscono almeno a rialzare il livello di attenzione e a ricordare che un impegno ancora più profondo deve essere profuso al fine di abbattere la cultura dell’indifferenza e della discriminazione che tutt’oggi esiste, sensibilizzando Tutti sulle tematiche della disabilità.

Nel mondo le persone con disabilità sono circa un miliardo (il 15% della popolazione) e l’82% di esse vive in Paesi in via di sviluppo, dove non c’è garanzia di accesso a servizi riabilitativi o ad appropriati servizi di base, né vi sono adeguati servizi sanitari, situazione che si traduce in un’aspettativa di vita molto inferiore rispetto ai fratelli che vivono nei paesi industrializzatiPer via delle discriminazioni e della mancanza di pari opportunità (che violano ogni giorno le leggi sui diritti umani), la condizione di disabilità diviene inoltre causa ed effetto di povertà e di una limitata partecipazione sociale; basti pensare che solo il 5% dei minori con disabilità che vivono in questi Paesi ha avuto accesso ad una educazione formale.

In Italia le persone che vivono con una disabilità sono circa 3 milioni, ovvero il 4,8% della popolazione, anche se, a causa della mancanza di universalità nella definizione di “disabilità”, avere un quadro preciso del fenomeno è ancora molto difficile.

Per questo occorre agire insieme e trovare strade comuni per una piena realizzazione delle pari opportunità, affinché a ciascuno sia permesso di essere protagonista della propria vita.

Molte iniziative in tutta Italia per questa giornata.

Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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