Trisome Game 2016
Trisome Game 2016
Trisome Game 2016

di Maria Stella Falco

Dal 15 al 22 luglio 2016, a Firenze si è svolta una manifestazione sportiva unica al mondo che ha portato nella città rinascimentale 600 atleti con Sindrome di Down, provenienti da 34 Paesi e da 5 Continenti diversi, pronti a sfidarsi in 9 differenti discipline sportive (atletica leggera, nuoto, nuoto sincronizzato, judo, futsal, tennis, tennis Tavolo, ginnastica Ritmica, ginnastica artistica). Cogliendo l’invito dell’Ufficio Stampa, disponibile ad inviare video e articoli ad alcuni blog e portali selezionati, ItaliAccessibile ha fatto qualche domanda ai Responsabili e ai Campioni.

•Come mai si è deciso di programmare questo evento durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi?

Come molti sanno, gli atleti con la sindrome di Down – commenta Marco Borzacchini, presidente di FISDIR – Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale, non sono stati ammessi alle Paralimpiadi. Realizzare i Trisome Games, in questo anno che è anche l’anno dello sport, significa dare un chiaro segnale per avere più attenzione intorno a questi atleti.

•Quale messaggio si vuole trasmettere o diffondere attraverso “Trisome Games 2016”

Il messaggio più importante – prosegue Marco Borzacchini – è quello di mettere in risalto le qualità di questi ragazzi. Sono persone, sono atleti, sono campioni che, grazie a questa prima edizione italiana di Trisome Games, possono esprimere le loro qualità e la loro bravura. Basta infatti dare uno sguardo alla competizione per capire quanto energia, forza, passione ci sono in gioco. Ma soprattutto c’è un forte senso di integrazione, perché lo sport è un mezzo potentissimo che unisce le persone.

•Cos’è per te lo sport?

Lo sport è bello – risponde Michele Zugno, campione del Mondo nei 1500 e 800 m. piani conquistato nel 2015 in Sudafrica. Mi alleno 2 o 3 volte la settimana e mi piace. Lo sport è importante per me perché sono in compagnia ed è un modo di crescere e di condividere emozioni.

Tutti questi atleti sono qui in Italia, in queste giornate del Trisome Games, non solo con l’obiettivo di partecipare ma di vincere – commenta Marco Borzacchini, presidente di FISDIR – Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale. Lo sport è uno strumento importante per allontanarsi dall’habit familiare e ti dà la possibilità di interagire con nuove persone e conoscere nuovi paesi. Girare il mondo, essere a contatto con sempre nuove persone non può fare altro che arricchire il bagaglio culturale. Lo sport è quindi benessere, arricchimento ed è un modo splendido per migliorare la qualità della vita quotidiana.

Di Maria Stella Falco

Sono Salentina della provincia di Lecce, socia e collaboratrice volontaria, curo la Rubrica Esperienze Accessibili sul blog ItaliAccessibile. Ho sempre amato scrivere, poesie e racconti, articoli. Ho una disabilità motoria e considero “la disabilità una manifestazione creativa di una speciale normalità. In un mondo globalizzato, grazie alla diversità di ognuno.", come ho scritto nella mia tesi triennale in Letteratura Italiana contemporanea. Da quando un incontro mi ha permesso di rivalutare la mia vita e la mia disabilità, mi impegno nel sociale a diffondere la “cultura della disabilità” con tanto entusiasmo…

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