Trovare una spiaggia accessibile anche a chi ha problemi motori o percettivi non è facile, ma è possibile. Nonostante l’articolo 23 della legge del 5 febbraio 1992 preveda una multa e la chiusura da uno a sei mesi dell’esercizio pubblico che discrimini una persona con disabilità, le spiagge a norma (il decreto ministeriale 236/1989 ne definisce le caratteristiche di accessibilità) sono ben poche in Italia. Una spiaggia, ad esempio, se studiata nel dettaglio e se progettata nell’interesse di tutti, deve possedere alcuni requisiti indispensabili per la fruibilità della stessa da parte di persone con esigenze particolari. Una donna con la carrozzina, un anziano fragile, una persona con disabilità necessitano di pavimentazioni lisce, di ambienti accessibili alle sedie a ruote, dell’uso di particolari materiali e di puntuali complementi di arredo. Le cabine, le piazzole, il posizionamento stesso degli ombrelli, gli spazi igienici e i servizi offerti devono necessariamente tener conto delle esigenze particolari dei clienti che ci si appresta a servire.L’accessibilità non significa solo abbattimento delle barriere architettoniche (anche se questo sarebbe un gran passo avanti) ma anche accoglienza, ovvero la reale consapevolezza che ricevere un ospite con una disabilità significa farlo sentire a casa sua e regalargli una vera vacanza.

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Uno degli obiettivi di Italia Accessibile è quello di ricercare e catalogare le spiagge davvero accessibili nelle regioni italiane e renderle fruibili a disabili e propri familiari che vogliono trascorrere un vacanza di relax.

Se gestite o semplicemente conoscete un tratto di spiaggia accessibile che non abbiamo segnalato scriveteci! italiaccessibile@gmail.com

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Leggi l’articolo Aaa spiagge accessibili cercasi di Simone Fanti pubblicato sul sito InVisibili-Corriere della Sera


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Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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