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“Se è vero che l’indifferenza, la prevaricazione, l’inettitudine, l’egoismo, l’insensibilità, ’inettitudine, l’egoismo, l’insensibilità, l’egoismo, l’insensibilità,
la burocrazia ottusa, paiono a tutti come ostacoli la burocrazia ottusa, paiono a tutti come ostacoli fastidiosi, tutti come ostacoli fastidiosi, fastidiosi,
per chi non può gestire in prima persona la propria per chi non può gestire in prima persona la propria vita, sono più che altro delle barriere. vita, sono più che altro delle barriere.
Cui vanno aggiunte per soprammercato anche le barriere architettoniche.” ere architettoniche.”

Attilio Spaccarelli

 

signore-a-rotelle-italiaccessibileIl Signore a Rotelle ha debuttato il 29 marzo a Roma! Lo spettacolo teatrale è tratto dal libro autobiografico -Troppe Scale- di Attilio Spaccarelli – figlio dell’attrice Lianella Carell, la protagonista di Ladri di biciclette di V. De Sica – che da decenni convive con la Sclerosi Multipla.
Un’autoproduzione dell’Associazione Culturale ItinerArte nata dall’iniziale idea di proporre una lettura drammatizzata del libro e che via via è cresciuta di spessore, nelle forme e nei contenuti. Lo spettacolo è stato infatti realizzato all’interno di un contenitore più ampio – il “Progetto Spacca” – in cui in maniera spontanea e volontaria, i professionisti e gli allievi dei corsi di ItinerArte – Teatro, Fotografia, Scrittura Creativa e Fumetto – si sono adoperati, come cittadinanza attiva, per chiedere l’abolizione di ogni ostacolo che limiti il normale svolgersi della vita di una persona sulla sedia a rotelle.

La forza e la peculiarità di questo gruppo di lavoro è la sua eterogeneità. Architetti, studenti,  psicologi, ingegneri, impiegati, avvocati, informatici e tanta svariata umanità, affiancati da attori e musicisti, video maker,speaker,mostreranno senza ipocrisia, e con diversi mezzi di comunicazione,  che le barriere architettoniche sono prima di tutto mentali. E che sono le “barriere mentali” a partorire le mostruosità architettoniche e a ghettizzare chi le subisce.
Valore aggiunto e significativo è il fatto che nessuna delle persone coinvolte nel progetto ha famigliarità con questi problemi; ma vestire i panni di Attilio sulla scena, ha donato loro una nuova e preziosa consapevolezza.

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Le storie raccontate, prendendo vita dalla quotidianità nuda e cruda, hanno spesso un taglio ironico e grottesco, che è la cifra stilistica dettata dallo stesso autore.
Oltre all’evento in Teatro, già di difficile realizzazione a causa di strutture architettonicamente interdette a carrozzine e affini, speriamo che il momento sia propizio affinché qualcosa nella nostra società cambi davvero.
In questi tempi cupi, solo l’Arte forsennata e Civile, l’impegno personale, la resistenza della Cultura sovvertitrice di squilibri e ingiustizie ci potranno salvare.

Per maggiori informazioni http://www.itinerarteroma.com/

Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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